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Digressioni, Eventi ed iniziative Chiara Belli Digressioni, Eventi ed iniziative Chiara Belli

Il segreto della forma fisica (intervista)

intervista

Date un'occhiata a questa intervista che mi è stata fatta qualche giorno fa, potete trovare qualche spunto interessante.

Buona lettura!

“Il segreto della forma fisica sta nei dettagli”. Chiara Belli, Biologo Nutrizionista, si occupa di tutto ciò che concerne il mondo dell’alimentazione e del benessere in generale dopo un periodo vissuto in Sudamerica, a stretto contatto con la povertà e la malnutrizione. Il suo compito principale non è solo quello di guidare le persone in un percorso che farà loro perdere peso bensì quello di effettuare una educazione alimentare: insegnare loro quali sono i cibi più salutari e le loro migliori combinazioni, in modo da poterli rendere sapienti nella scelta consapevole di ciò che si mangia.

Qual è il suo rapporto con la salute e il benessere al di fuori della sua professione?

Direi olistico. La mia vita professionale non è separata da quella personale, anzi, sono un tutt’uno. Cerco di mettere in pratica giornalmente quello che insegno ai miei pazienti e di essere sempre aggiornata sui temi di nutrizione e benessere. La scienza è un mondo che si evolve rapidamente e che richiede massima attenzione, partecipazione e passione. Solo così si può tra l’altro entrare in empatia con la persona che si ha davanti e che chiede di essere aiutata. Questo a mio avviso è il segreto che rende davvero completo un Nutrizionista.

I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?

Generalmente i pazienti che si rivolgono a me hanno necessità di perdere peso e di dimagrire, conseguenza dettata da una mancata educazione alimentare da una parte e da un’eccessiva inattività dall’altra. Ci sono però persone che hanno anche problemi di intolleranze ed allergie, persone che necessitano di essere guidate nell’alimentazione sportiva, o in una scelta vegetariana/vegana. Non c’è una classe d’età maggiormente rappresentata, ognuno si presenta con un problema personale che merita un’attenzione esclusiva e personalizzata.

Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?

Chi decide di intraprendere il percorso di una dieta vegetariana o vegana di solito sposa una causa che va ben oltre le proprie scelte alimentari: cerca di affrontare la propria vita in modo sostenibile, con il massimo rispetto per l’ambiente e gli animali. Queste persone in linea di massima sono anche più attive dal punto di vista fisico, praticano più sport degli altri. Si può condurre una vita sana ed equilibrata anche prediligendo maggiormente o esclusivamente a tavola alimenti di origine vegetale, quindi senza dubbio sono più i pro, come oramai ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica mondiale.

Crede nei rimedi naturali? Se sì, quali sono secondo lei i 3 migliori?

Io credo nella prevenzione naturale, non nella cura. Madre natura ha fornito all’uomo tutto ciò di cui ha bisogno, ma in senso evoluzionistico non dobbiamo dimenticarci della selezione naturale. Per patologie molto complesse l’intelligenza dell’uomo si è spinta oltre la selezione naturale, creando i farmaci, che sono davvero in grado di curare. Questo non significa però che per piccoli malanni, come il raffreddore ad esempio, le integrazioni con rimedi naturali non possano essere utili, anzi.

Siamo nel 2020: quale incredibile notizia sulla salute vorrebbe sentire al Tg?

Sicuramente il debellamento di patologie correlate all’alimentazione: obesità, sindrome diabolica, diabete, malattie dell’apparato cardiovascolare. Questo sarebbe sinonimo di una presa di coscienza da parte dell’uomo della propria salute da una parte, e di un rapporto migliore con madre Terra dall’altra. L’impatto ambientale migliorerebbe, l’uso di agricolture ed allevamenti sostenibili diventerebbero un tutt’uno con la nostra vita quotidiana e con il nostro modo d’essere, l’emergenza clima non esisterebbe più. La salute dell’uomo rispecchierebbe la salute del pianeta.

Cosa pensa dei rimedi omeopatici?

Il cervello umano è una macchina molto complessa, dotata di una straordinaria energia che può davvero condizionare il funzionamento di un intero organismo. Per quel che mi riguarda vedo l’omeopatia strettamente legata alla psicologia della persona, alla forza di volontà e all’effetto placebo, ma per la cura di patologie molto serie e complesse credo molto di più nell’efficacia di farmaci, frutto della stessa intelligenza umana, che agiscono però sulla fisiologia della persona.

Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?

Non esiste un rimedio magico, semplice ed efficace per dimagrire (che è ben diverso dal perdere peso). L’unica combo che ci permette di ottenere risultati veri è quella di un’alimentazione sana unita allo sport, che devono essere però costanti. Si dimagrisce cambiando stile di vita, modificando le proprie abitudini ed uscendo dalla propria “confort zone”, che non significa affatto fare continue rinunce a tavola e svegliarsi tutte le mattine alle 5 per andare a correre. La forma fisica risiede anche nelle piccole cose, come fare le scale per tornare a casa o passeggiare 15 minuti di più al giorno, consumare più frutta e verdura, cereali integrali e legumi, limitare gli zuccheri semplici e i grassi saturi.

Qual è la sua ricetta per stare bene?

Come detto prima, la forma fisica risiede anche nei dettagli. Fare le scale per tornare a casa o passeggiare di più quotidianamente. Dedicare il sabato e la domenica mattina al fitness. A tavola, consumare più frutta e verdura, cereali integrali e legumi, carni bianche e pesce, limitare gli zuccheri semplici e i grassi saturi. Mi appassiona cercare sempre nuove ricette e combinazioni fra i diversi cibi. Non annoiare il palato sempre con le stesse pietanze allontana il rischio di avvicinarsi a cibi apparentemente più palatabili ma decisamente meno sani. Scoprire quello che ci piace davvero, sia dal punto di vista alimentare che fisico, è il segreto per far diventare il benessere personale non un obbligo ma una necessità che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo innata.


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L'importanza del controllo nutrizionale

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A volte i pazienti mi dicono che non ha senso presentarsi ai controlli, o che preferiscono rimandare di una settimana per numerose ragioni: non si è perso peso come ci si sarebbe aspettato, si è mangiato male rispetto a quanto previsto dal piano alimentare, non si è dell’umore giusto, o addirittura si deluderebbero le mie aspettative.

Presentarsi al controllo, a prescindere dai risultati ottenuti, è un atto di conoscenza. Durante la visita non si vince un premio o si supera una prova, e al nutrizionista non bisogna dimostrare nulla: ripartire dagli errori commessi è una presa d’atto e un gesto d’amore verso se stessi. Il titolo di questo blog recita: “Il corpo è come un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre.” Questo “sempre” si riferisce anche ai momenti no. Al controllo si capisce insieme cosa bisognerebbe migliorare, eventuali cambi di direzione, si studia il periodo particolare che eventualmente si sta attraversando, si fa un’anamnesi attenta del proprio stato fisiologico e patologico. La maggior parte delle volte, i pazienti che arrivano scoraggiati vengono accolti con delle sorprese inaspettate. Il peso non si è mosso più di tanto ma dall’analisi antropometrica risulta che le circonferenze sono notevolmente diminute, e dalla bioimpedenziometria si scopre che le variazioni di peso sono dovute ad oscillazioni dei liquidi.

Mi rendo conto che ci vuole tempo per rendersi completamente indipendenti dal risultato della bilancia, dando invece maggiore importanza alle proprie sensazioni, o se siamo finalmente riusciti dopo tanto tempo ad indossare quel vestito o quel paio di pantaloni dimenticati nell’armadio.

La sensazione di benessere è la cosa che più conta, e parte da dentro. Per questo motivo praticare attività fisica, di qualsiasi entità, aiuta sicuramente a sentirsi meglio lavorando in sinergia con il cambiamento delle abitudini alimentari. E velocizza anche i risultati!

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