La soia fa bene o fa male?

La soia è un legume come i fagioli, i ceci o le lenticchie, e come tutti i legumi è ricca di vitamine del gruppo B, di ferro e di potassio. Fra tutti i legumi è quella che contiene la maggior quantità di proteine, il che la rende un alimento estremamente versatile per coloro (ma non solo) che seguono un’alimentazione vegetariana e vegana. Tra le altre componenti di questo legume va inoltre ricordata la lecitina di soia, sostanza emulsionante spesso utilizzata come addensante, ricca di omega-3, omega-6, colina, inositolo e minerali quali calcio e fosforo.

La soia contiene anche i fitoestrogeni isoflavoni (sostanze naturali contenute nelle piante con azione simili a quelle degli estrogeni, ormoni sessuali femminili), e questa caratteristica è da sempre al centro del dibattito scientifico circa la pericolosità sulla salute.

Da molto tempo in fitoterapia i fitoestrogeni si utilizzano per attenuare i sintomi della sindrome menopausale e dei disturbi della sfera emotiva riducendo ansia, irritabilità, depressione ed instabilità umorale. Moltissimi studi suggeriscono anche che la soia protegge dalle malattie cardiovascolari abbassando la pressione arteriosa ed il colesterolo, migliorando l'elasticità delle arterie e combattendo i radicali liberi.

La principale perplessità del mondo scientifico riguarda
il connubio soia - tumori.

I fitoestrogeni hanno una struttura chimica simile a quella degli estrogeni femminili e per questa ragione sono stati, e sono tuttora, nel mirino di chi si occupa di oncologia e di tumori ormono-sensibili.


I dubbi maggiori sorgono per le donne che hanno ricevuto in passato una diagnosi di tumore al seno, poiché alcuni dati passati suggerivano che i fitoestrogeni potessero stimolare le cellule tumorali rimaste o interferire con le terapie ormonali. Gli studi più recenti sembrano smentire tutto ciò e suggeriscono che un consumo moderato di cibi ricchi di fitoestrogeni addirittura possa ridurre il rischio di recidive. A titolo precauzionale, e in attesa di dati che chiariscano la relazione tra fitoestrogeni e tumore al seno, è opportuno comunque che le donne con una precedente diagnosi di questo tipo di cancro non eccedano con alimenti ricchi di fitoestrogeni e, in particolare, che non facciano uso di integratori a base di queste sostanze.

C’è da dire però che sono state dimostrate anche delle proprietà anti-cancro della soia, soprattutto per il tumore della prostata e proprio per quello al seno. Molti studi hanno evidenziato infatti che la capacità della soia di contrastare la proliferazione incontrollata delle cellule tumorali dipende dalla sua capacità di ridurre i livelli degli ormoni sessuali.

Paradossalmente quindi, la soia sembra addirittura protettiva nell’ambito della PREVENZIONE oncologica.

Il consumo di soia NON aumenta il rischio di avere una diagnosi tumorale. Per chi però ha già ricevuto una diagnosi, l’approccio della cautela si rivela essere ancora il più sensato.

 

Al di là del discorso oncologico, voglio ricordarti alcuni benefici sicuri che la soia apporta nella nostra dieta:

1. Fonte di proteine complete: la soia è una delle poche fonti vegetali di proteine complete, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali di cui il corpo ha bisogno per funzionare correttamente.

2. Salute cardiovascolare: l'inclusione di soia nella dieta può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL (colesterolo "cattivo"), che è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari.

3. Ricca di fibre: è un’ottima fonte di fibre alimentari, che aiutano a migliorare la salute del sistema digestivo, promuovendo una buona regolarità intestinale.

4. Benefici per la salute ossea: la soia è una fonte di calcio e altri minerali importanti come il fosforo e il magnesio, che sono essenziali per la salute delle ossa.

5. Gestione del peso: gli alimenti a base di soia possono essere parte di una dieta equilibrata e aiutare a fornire un senso maggiore di sazietà, contribuendo così alla gestione del peso.

Un consumo equilibrato di soia quindi, da ruotare nelle frequenze settimanali con quello di altri legumi,
è la scelta migliore che possiamo fare.

Se siamo abituati a consumare latte di soia la mattina, pranzare con il tofu e cenare con un’insalata a base di germogli di soia probabilmente dovremmo rivedere le nostre abitudini alimentari. Ma questo è un concetto che si estende a tutti i gruppi nutrizionali e a tutti i tipi di dieta seguita.